Innovazione e Project Management


Sala
Sala Massimo
Sala Massimo

Orario

14:30


Moderatore
Presidente Istituto Italiano di Project Management


CEO & Co-Founder App to you


Presidente di Manager Senza Frontiere

Abstract

Relazioni

  • L’innovation management come disciplina e innovation manager come professione
    Massimo Andriolo
    In oltre 40 anni di attivitá nel campo dell’innovazione abbiamo appreso che, come la gestione di progetti, anche l’innovazione è una scienza che puó essere disciplinata e insegnata. Durante gli ultimi anni l’innovazione ha acquistato sempre piú rilevanza e la capacitá di gestire processi di innovazione diventerá vitale sia per aziende che per professionisti per riuscire a sopravvivere in un mondo che sará sempre piú veloce e complesso. Durante l’intervento verranno presentate quattro “disruptive global forces” che impatteranno il nostro futuro e spiegato come aziende e professionisti potranno sfruttarle per creare nuovo valore economico in maniera nuova. In particolare, verrá mostrato il processo di “creative problem solving” Eureka sviluppato da IXL-Center che, oltre ad essere stato definito da Forbes Magazine tra i top-20 in Nord America, è stato certificato dal “Global Innovation Management Institute” a livello internazionale.

  • Comprendere l'innovazione
    Nicola Camillo e Giordano Ferrari
    La questione non è se innovare, ma piuttosto come farlo.
    Ma cos'è l'innovazione?
    Kline e Rosemberg sono tra i primi ad offrirci una visione dell'innovazione non lineare ma circolare "Chain Linked Model". Roberts propone una buona tassonomia per distinguere i termini Invention e Innovation cercando di ancorarla alla struttura organizzativa.
    Chakravorti ci presenta l'innovatore come colui che deve immaginare il futuro e nello stesso tempo ragionare a ritroso e contemplare i giocatori più potenti mentre si crea un cambiamento e ci si adatta rimanendo flessibili e organizzando le risorse disponibili.
    O'Reilly e Tishman ci presentano le aziende di success come capaci di utilizzare diverse risorse, competenze e culture presenti in parti diverse dell'organizzazione per avvantaggiarsi dei cicli tecnologici e per sviluppare nuovi prodotti/servizi "The ambidextrous organizations". Ancora Ancona, Bresman e Kaeufer ci propongono di adottare strutture organizzative sempre più piatte caratterizzate da un'interdipendenza di compiti e team, attente ai richiami provenienti dall'esterno ("X-TEAM"). E così via, da Schumpeter ad oggi, si sono susseguiti modelli, teorie e patiche sull’Innovare. Da qui la sfida a dare una definizione all’innovazione e comprendere perchè ogni azienda sceglie come innovare.

  • Il project management nell’Open Innovation:
    i progetti di co-innovazione

    Luigi de Costanzo
    Il programma di Open Innovation sviluppato dal Consorzio ELIS mira a far nascere progetti reali che vedono coinvolti tre stakeholder principali: le corporate, le startup e i Junior Talent. I progetti vengono realizzati in otto settimane seguendo una metodologia sprint-based che consente di mantenere un focus molto alto e di lavorare su dei task ben definiti, andando a modificare con approccio agile la pianificazione del progetto di settimana in settimana.
    Il PM, nei progetti di co-innovation svolge diverse funzioni: aiuta la corporate a definire lo use case, si interfaccia sia con il senior advisor che con i referenti dell’azienda e della startup e coordina il lavoro del Junior Talent.
    Durante i lavori per la realizzazione del proof of concept, contribuisce all’allineamento degli stakeholder e alla definizione di un modello di business sostenibile per entrambe le parti, che si concretizza nella stesura di un business case.

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